giovedì 31 marzo 2011

INCONTRO TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IL COMITATO RIFIUTI ZERO SPOLETO

Questo è il comunicato congiunto, divulgato dall'ufficio stampa del comune, in merito all'incontro avuto con il Sindaco e il vice sindaco martedì 29 marzo.


INCONTRO TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IL COMITATO RIFIUTI ZERO SPOLETO
Il prossimo incontro si terrà mercoledì 13 aprile

È stato un incontro interlocutorio quello che si è svolto martedì pomeriggio a Palazzo Comunale tra il Sindaco Daniele Benedetti, il Vice Sindaco con delega all’ambiente Stefano Lisci ed i rappresentanti del Comitato Rifiuti Zero. Un confronto che è servito ad individuare tre questioni centrali su rifiuti e raccolta differenziata.

Innanzitutto il Comitato ha esortato l’amministrazione comunale a far più partecipi i cittadini nelle scelte che riguardano le tematiche ambientali ed ha rappresentato la necessità di avviare uno studio di fattibilità sul recupero e riutilizzo dei rifiuti che prenda a riferimento i sistemi virtuosi già sperimentati in Italia (l’esempio è quello di Vedelago in provincia di Treviso, dove il Comitato aveva intenzione di inviare un proprio esperto per studiare il modello). “Per sapere se veramente il modello è applicabile – ha dichiarato Luca Paolucci del Comitato Rifiuti Zero Spoleto - bisogna andare a vedere come gli altri comuni gestiscono le attività in perdita, che sono quelle della raccolta e della differenziazione”.

Su questo, così come annunciato nei giorni scorsi, il Sindaco Benedetti ha ribadito la sua piena disponibilità come deliberato la scorsa settimana dall’assemblea dei sindaci dell’ATI3 su proposta del Presidente Benedetti:”Ritengo sia necessario inviare una delegazione di cui facciano parte sia i rappresentanti dei comuni che quelli del Comitato. Personalmente posso anticiparvi che sarà questa la proposta che presenterò nella prossima Assemblea dell’ATI3”.

Al centro dell’incontro anche la raccolta differenziata nel centro storico, che il Comitato Rifiuti Zero considera ad oggi non sufficiente (“Bisogna arrivare all’applicazione di un principio premiale e repressivo”). Su questo punto il sindaco Benedetti e il vice sindaco Lisci hanno informato il Comitato che l’amministrazione, di comune accordo con la VUS, ha intenzione di prevedere l’installazione di sei isole ecologiche con un sistema interrato che permetta la raccolta di diverse tipologie di rifiuti in un unico punto di conferimento.
“Crediamo nella necessità di avviare una raccolta differenziata spinta, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente il volume dei rifiuti”.

Al tempo stesso il sindaco ha anche ribadito la contrarietà dell’amministrazione all’ipotesi di bruciare il CDR negli impianti industriali del territorio e la necessità di individuare un sito alternativo a S. Orsola, discarica che tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2012 non sarà più utilizzabile.

Il Comitato Rifiuti Zero Spoleto si è dichiarato soddisfatto dell’incontro e confida nelle potenzialità rappresentate dall’apertura del canale di confronto che si è creato con l’Amministrazione comunale.

Il prossimo incontro, a cui parteciperà anche il vice presidente della VUS Giorgio Dionisi, è stato fissato per mercoledì 13 aprile. 

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A quanto riportato sopra è bene aggiungere che:

Siamo estremamente convinti che l'unica soluzione al problema rifiuti sia il riciclo totale, ottenuto tramite raccolta differenziata spinta (porta a porta o in qualsiasi altro modo). L'esigenza di uno studio di fattibilità, che analizzi le organizzazioni esistenti, si rende necessaria in quanto è fondamentale valutare dove risiedono le attività in perdita dell'attività del riciclo: realtà come quella di Vedelago sono la punta di diamante del sistema, nonché la punta dell'iceberg. Le attività che riservano cattive sorprese, e che conosciamo molto bene nella nostra realtà spoletina, sono il servizio della raccolta e della differenziazione. 


Durante l'incontro è stato espressamente comunicato il dissenso, da parte del comitato, nei confronti del muro di gomma e dello scarica barile che si instaura, tra Amministrazione Comunale e VUS, ogni qual volta si affronta il tema rifiuti. Pur apprezzando l'attuale apertura, si è sottolineato come sia indispensabile creare una concertazione di intenti che segua una precisa linea di intervento e che non ricada, al solito, nel mare della burocrazia e delle responsabilità infinitamente ripartite ma, in realtà, non esercitate. 

Riteniamo che queste precisazioni aiutino a meglio comprendere, e completino, il significato di quanto riportato nel comunicato stampa congiunto emanato.

Luca Paolucci
[Rifiuti Zero Spoleto]




giovedì 24 marzo 2011

Stato dei lavori comitato rifiuti 0 No Inceneritori

Terminata la fase di organizzazione generale del comitato, si è passati alla fase operativa che sta occupando molto tutti i gruppi di lavoro che, puntualmente, continuano a riunirsi settimanalmente e a portare avanti gli obiettivi che il comitato si è proposto di perseguire.
In questa seconda fase abbiamo bisogno di tutto l’aiuto che le persone possono darci: abbiamo molte cose da fare e poco tempo per farle!

Incontri con i Cittadini
Il primo appuntamento è fissato per il 10 aprile in occasione del mercatino delle briciole dove verrà installato un banchetto di presentazione con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul problema dei rifiuti; sarà previsto previa adesione, la possibilità di organizzare un sistema di baratto oggetti o materiali non più utilizzati che i cittadini potranno scambiare opportunamente. Sarà possibile aderire al Comitato o riconsegnare le schede di adesione (per i soci che le hanno ritirate).
Il secondo appuntamento è fissato per i giorni 30 aprile e 1 maggio in occasione della manifestazione Spoleto a Colori.
Il Comitato sarà presente in maniera capillare all’interno di tutto il percorso della manifestazione disponendo, grazie ad un accordo stipulato con il VUS, circa 10 punti per la raccolta differenziata. Queste piccole stazioni ecologiche saranno presidiate da soci del Comitato e avranno due obiettivi, entrambi molto ambiziosi:
·        Sensibilizzare tutta la cittadinanza ad una attenta ed efficace raccolta rifiuti;
·        Sfidare le nostre amministrazioni puntando a raggiungere, nella zona presidiata, il 50% di raccolta differenziata nell’ambito della manifestazione (l’attuale valore su Spoleto è di circa il 27%!!).
Per questa attività avremo bisogno della collaborazione di tutte le persone che potranno darci una mano perché sarà importante presidiare le piccole stazioni ecologiche, per questo fatevi avanti, dobbiamo stare uniti!

Altro evento collaterale a Spoleto a Colori, organizzato dal Comitato, è un concorso per tutti i bambini delle scuole elementari di Spoleto, che sono stati invitati a creare una scultura, un oggetto di uso comune o di uso innovativo, utilizzando soltanto materiali riciclati (in allegato il manifesto del concorso).
Tutti i lavori saranno poi presentati nello stand in Piazza Fontana, piazza interamente dedicata al riciclo e ad attività ambientali, e il vincitore regalerà alla propria scuola un buono acquisto di 300,00€ per l’acquisto di libri, offerto dal Comitato, più vari gadget offerti dal Comitato. Quindi se avete dei bimbi che volete far partecipare, non esitate a iscriverli; se siete, o conoscete degli insegnanti, segnalategli l’iniziativa!
Nello stand di Piazza Fontana sarà inoltre possibile informarsi sull’attività del Comitato, e sulla situazione spoletina, iscriversi al Comitato o riconsegnare le schede di adesione firmate (per i soci che le hanno prese in carico). Durante i due giorni di manifestazione sarà inoltre possibile assistere a concerti e partecipare ad attività di cui v’invieremo presto il programma. Anche in questo caso cerchiamo la partecipazione di tutti e accettiamo buone idee!
Incontri con le Istituzioni
Come annunciato nei precedenti comunicati stampa, non siamo ancora riusciti ad avere un incontro con il sindaco Benedetti. Tale incontro, fissato per il 29 marzo ’11, avrà lo scopo di capire come l’amministrazione si sta muovendo per affrontare lo stato di criticità sui rifiuti che interessa la nostra regione. Scopo dell’incontro è anche quello di presentare delle proposte d’interventi, immediatamente applicabili, per arginare, dal nostro punto di vista, la situazione ormai incresciosa.
Non tarderemo a darvi notizie in merito!
Inceneritore pollina
In attesa di raccogliere ulteriore documentazione relativa all’impianto d’incenerimento pollina, è in atto uno studio approfondito sullo stesso con l’intento di verificare se ci sono delle anomalie o infrazioni da rilevare. C’è comunque l’intenzione di richiedere una partecipazione attiva dei cittadini alle verifiche periodiche che i vari enti preposti effettueranno in proposito per permettere una vigilanza collettiva sull’impianto.
Inceneritore Biomasse
In collaborazione con Legambiente si stanno verificando tutti i documenti relativi all’impianto a biomasse di Madonna di Lugo, questo lavoro ha lo scopo di individuare delle mancanze d’attenzione nell’approvazione delle varie pratiche, che hanno fatto in modo che possa esser stato autorizzato un impianto da 3 MW di potenza, mascherato da 3 singoli impianti da 1 MW, intestati a 3 differenti società, ma tutte facenti capo al gruppo Coricelli. Per maggiori informazioni non esitate a contattarci.
Per lo stesso motivo si è rilevata la necessità di fare un’interrogazione urgente al Consiglio Comunale, che dovrebbe esser firmata da numerosi consiglieri, con l’obiettivo di far pronunciare espressamente la giunta in merito.
In occasione della presentazione dell’interrogazione, vogliamo organizzare un incontro di un numero elevato di cittadini sotto il palazzo comunale per effettuare una formale protesta e per far sentire che la città non vuole essere calpestata e tenuta allo scuro di ciò che accade nel territorio.
Programmi Futuri
Un mese fa abbiamo proposto, durante il primo incontro del Comitato, quale era la nostra soluzione in merito al tema rifiuti. Oggi ci proponiamo di arrivare a capire e studiare a fondo tutto il sistema di riciclo, di un comune virtuoso in materia, per poterlo poi confrontare con la nostra realtà e proporre agli enti una sorta di studio di fattibilità del progetto Rifiuti 0 a Spoleto. A differenza di come spesso accade, vogliamo essere degli esperti che parlano di rifiuti in maniera coscienziosa, vogliamo cioè passare dalla propaganda alla diffusione e condivisione delle informazioni.
Infatti, una volta raccolti fondi sufficienti, invieremo un nostro delegato in un comune che adotti una campagna dei rifiuti virtuosa a studiarne le peculiarità del sistema. Il comune, che sarà scelto tra quelli più meritevoli e più affini al nostro in merito a estensione e popolazione, verrà studiato come caso di esempio pratico e analizzato in ogni suo aspetto gestionale.

In attesa di buone nuove, continuate a seguirci numerosi come state facendo, sui soliti canali:
Facebook: Rifiuti Zero Spoleto
Web: www.rifiutizerospoleto.blogspot.com
Mail: rifiutizerospoleto@gmail.com
A presto!
Marco Capoccia
Luca Paolucci
[Comitato Rifiuti Zero Spoleto]

giovedì 17 marzo 2011

ESITO DELLA LETTERA APERTA - CS 5/11

A seguito della nostra Lettera Aperta al Sindaco Benedetti, ai Sindaci della ATI3 e al CdA della VUS Spa, durante l’incontro svoltosi nella frazione di San Martino in Trignano in data 7 marzo 2011, il Sindaco aveva fissato un incontro per il 15 marzo rimandato però all’ultimo momento al 22 c.m., a causa di un suo inderogabile impegno  in Regione proprio in tema di rifiuti.
Vorremmo essere qui a raccontare l’esito di tale incontro, vorremmo scrivere un comunicato con le proposte da noi presentate e con le risposte delle istituzioni, invece acquisiamo dalla stampa locale che in settimana si è svolta una riunione di Giunta inerente il futuro della discarica di Sant’Orsola, che sarà ancora l’argomento di un altro incontro con l’ATI 3 la prossima settimana.
La nostra impressione è che, di nuovo, ci troviamo alla fermata di un tram che passa, ma non si ferma lasciando come sempre i cittadini a terra e quindi ai margini delle strategie e delle decisioni prese da altri  in assoluta autonomia: la nostra Amministrazione seguita ad operare autonomamente scelte che riguardano il nostro futuro e quello del nostro territorio.
Lunga ormai è la lista di azioni di questo tipo: l’impianto a biomasse di Madonna di Lugo, l’inceneritore a letto fluido  di pollina in località Ciliano, il ventilato incenerimento del CDR alla Cementir
Ma non dimentichiamoci che a creare lo stato di emergenza e criticità che stiamo vivendo sono derivate unicamente dalle scelte delle nostre Amministrazioni e il timore del Comitato è quello di dover nuovamente subire azioni d’emergenza  fatte per tamponare un problema incipiente, prima fra tutte l’aumento della tassa dei rifiuti del 40% nel caso in cui si dovessero portare i rifiuti in un altro comune.
Come  si sa, in tema di rifiuti e ambiente le vigenti leggi europee obbligano gli amministratori e gli enti responsabili a sottoporre ogni loro progetto alla concertazione e partecipazione sia delle istituzioni che dei cittadini per poter operare scelte appropriate e condivise che  riguardano il futuro di tutti. Ricordiamo, infatti, che in  tema di rifiuti e ambiente, il Decreto  Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010 (Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE) obbliga alla concertazione di istituzioni e cittadini nella scelta di una soluzione appropriata e condivisa. Riteniamo quindi sia poco corretto il comportamento delle istituzioni che continuano ad effettuare riunioni in materia di rifiuti senza convocare chi ha il diritto alla partecipazione.
Si chiede pertanto il rispetto della normativa vigente.
A tale scopo il Comitato, che si pone come interfaccia tra le amministrazioni e la popolazione sensibile al tema rifiuti, ha stilato una serie di proposte per arginare il dilagante problema dei rifiuti che si riserva di presentare nell’incontro del 22 marzo.  La nostra speranza è di riuscire a far accogliere tali proposte prima che alcune decisioni vengano prese, ovvero prima ancora che il nostro territorio sia di nuovo messo a disposizione ad uso e consumo di tutti i comuni dell’ATI3.
Ora come non mai abbiamo bisogno dell’aiuto di tutta la cittadinanza poiché è giunto il momento di prendere importanti decisioni prima che, a causa della scarsa attenzione delle istituzioni, si creino ulteriori criticità, come purtroppo si è verificato in diverse città.
Infine un appello ai cittadini affinché siano attenti a ciò che avviene intorno a loro senza dover assistere al degrado di questa città per poi lamentandosi di non sapere e di non conoscere le situazioni critiche che la riguardano.

                                                                                                                Comitato Rifiuti Zero Spoleto

L'EUROPA BOCCIA L'ITALIA DEGLI INCENERITORI

Articolo tratto da www.gestionecorrettarifiuti.it
segnalato da Ciccio Formaggio sulla nostra pagina Facebook

inceneritorevc
Il 3 febbraio scorso il Parlamento Europeo ha bocciato l’Italia per la mancanza di un piano adeguato allo smaltimento differenziato dei rifiuti: la notizia ci giunge da Brescia Point.
Con 374 voti a favore, 208 contro e 38 astensioni è stata votata una risoluzione che denuncia le inottemperanze del Bel Paese.
Il provvedimento rappresenta una dura condanna a come l’emergenza rifiuti è stata fin qui gestita e suggerisce alla Commissione di “fare uso dei poteri che le sono conferiti, ivi incluso proponendo un nuovo ricorso volto alla condanna al pagamento di sanzioni pecuniarie” se l’Italia non si adeguerà presto agli standard europei.
Nel resto d’Europa le cose vanno diversamente: la Germania, per esempio, si è posta come obiettivo per il 2020 la “discarica zero” e, insieme all’Olanda, sta puntando sull’eolico e sui pannelli solari, promuovendo la raccolta differenziata e il riutilizzo di vetro e plastica.
In Belgio invece la costruzione degli inceneritori è stata vietata per i prossimi cinque anni. Una strategia adottata anche oltreoceano da San Diego, Philadelfia e Boston negli Stati Uniti.
L’incenerimento dei rifiuti produce gravi danni alla salute. Lo sostiene ormai da tempo Paul Connet, docente emerito di Chimica alla St. Lawrence University di New York e massimo esperto mondiale di gestione di rifiuti e tecniche di incenerimento, le cui tesi sono riportate, per esempio, nel saggio "Incenerire i rifiuti? No grazie" di Gianluca Ferrara. Secondo l’esperto, ospite più volte anche della nostra città, gli impianti di incenerimento producono polveri tanto piccole che non possono essere filtrate né dal naso né dai bronchioli, penetrando, così, in profondità nei polmoni. Gli inceneritori, oltre alle polveri, generano metalli pesanti come piombo, mercurio, arsenico e cadmio, altamente nocivi per la salute.
Le ceneri, poi, andrebbero depositate in discariche speciali, i cui costi superano dieci volte quelli delle discariche tradizionali. Il particolato e le diossine prodotti da questi impianti finiscono per ricadere sui territori vicini ed entrare inevitabilmente nella catena alimentare.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat) ha sollecitato il monitoraggio nel lungo periodo della concentrazione di micro polveri e della prevalenza di malattie nelle aree adiacenti i 51 inceneritori presenti sul territorio italiano.
Come dimostra uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità condotto sulla popolazione campana, nei territori dove sono diffuse le pratiche di incenerimento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di quelli pericolosi il rischio di morire di alcune patologie è più alto della norma.
Come ha più volte spiegato lo stesso Connet, l’alternativa sta nel ridurre i rifiuti attraverso la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale, e nel riciclo. Quanto rimane va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla in impianti di bioessicazione. La raccolta differenziata può arrivare al 70 per cento dei rifiuti, il 30 per cento rimanente può ridursi al 15-20 per cento dopo la bioessicazione. Una quantità inferiore agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione e un impatto ambientale e sanitario ridotto.
L'Europa virtuosa ha definito la strada del futuro, che non prevede inceneritori, a differenza di quanto sostengono ancora molti dei nostri Amministratori locali, più schierati con il business che con gli interessi della comunità.
La realtà è solo l'opposto di quanto sostengono.
Chissà che qualcuno un giorno non decida di fare piazza pulita degli errori commessi e ricominciare a ragionare guardando avanti, a braccetto con l'Europa virtuosa.

mercoledì 9 marzo 2011

UNO SPIRAGLIO DI DIALOGO



Lunedì 7 marzo 2011, presso la palestra di San Martino in Trignano, si è tenuto un incontro tra gli abitanti della frazione e la giunta comunale organizzato dal consigliere Catalossi.
Il Comitato ha ritenuto importante partecipare a quest'evento in quanto, come noto dalla precedente lettera aperta inviata al Sindaco Benedetti, sentiva il bisogno di confrontarsi con lui, ma soprattutto di aprire un tavolo di trattativa con la massima istituzione cittadina.

Sollecitato dall'intervento del consigliere del Comitato Fabrizio Gentili e da quello del sottoscritto, il Sindaco ci ha finalmente dato una data per l'incontro richiesto, che è stata fissata per il giorno 15 marzo.
Durante il suo intervento di risposta ai nostri interventi il Sindaco ha pubblicamente dichiarato che NON INTENDE FARE IN MODO CHE VENGA BRUCIATO CDR NEGLI IMPIANTI DELLE CEMENTERIE DI SPOLETO.
Interpellato anche in merito alle azioni che il comune ha intrapreso per ovviare all'imminente chiusura della discarica di Sant'Orsola la risposta non è però stata tranquillizzante. Innanzitutto, da quanto si è evinto, il Comune è in ritardo nel comunicare alla Regione la sede di stoccaggio dei rifiuti una volta chiusa la discarica attuale, ma la cosa ancor più preoccupante è che è ancora tutto in fase di discussione.
Quello che è certo è che ci sarà una fase transitoria per cui i rifiuti verranno portati fuori comune, a questa fase transitoria corrisponderà un aumento delle spese di smaltimento, queste spese saranno affrontate con un aumento della tassa sui rifiuti pagata dal cittadino, l'AUMENTO sarà circa pari al 40%!
E' evidente come la politica, anche in questo caso, riversi sui cittadini le sue mancanze. Perché di mancanze si tratta in quanto, Comune e VUS, in 10 anni di raccolta differenziata, e tanto declamata, non sono riusciti ad andare oltre uno scarso 27%.
Nel corso dell'intervento è stato infatti di nuovo proclamato il nuovo obiettivo per la raccolta differenziata: il 65% entro la fine del 2012 (obiettivo già fissato, e disilluso, del Piano Regionale).

Meno allietante l'intervento dell'Assessore Cintioli che, pur proclamandosi non colpevole del problema, in quanto "egli stesso ha portato la raccolta differenziata a Spoleto", non è convinto che sia una valida soluzione e che, anche spingendo al massimo tale pratica, "si avrà sempre una percentuale del 10-20% di materiale differenziato in maniera errata", in quanto -replica- che se non si è arrivati agli obiettivi prefissati è perché non c'è stata sufficiente partecipazione da parte dei cittadini. In merito all'inceneritore regionale in progetto la risposta è stata che "gli inceneritori ci sono anche nei paesi europei più avanzati".
A queste tre affermazioni ci sentiamo di rispondere che: 1) Arriviamo all'80% di differenziata e poi poniamoci il problema; 2) Non ci risulta siano stati messi in campo gli strumenti per far sì che un tale obiettivo possa esser raggiunto: dai semplici contenitori nelle abitazioni (tris o poker che sia), all'informazione istituzionale, alla politica mirata; 3) Rimandiamo agli articoli della stampa, nazionale e non (in parte riportati sul nostro blog) dove viene chiaramente evidenziata la politica dei maggiori stati europei nel voler fare sempre meno uso dei vecchi impianti, in quanto surclassati dai nuovi metodi di riciclo.

Un dato è certo: manca l'ambizione che vorremmo nel trattare questo enorme problema ma, soprattutto, sembra manchi quel progetto a lungo termine che, chi amministra la nostra città, dovrebbe avere per essa.
Confidando comunque nel fatto che si è aperto un canale di dialogo con l'amministrazione, e che questo possa servire ad un colloquio più aperto sul tema, rimandiamo ai prossimi aggiornamenti.

Luca Paolucci
[Rifiuti Zero Spoleto]

sabato 5 marzo 2011

L'EUROPA SMANTELLA GLI INCENERITORI

L’Europa smantella gli inceneritori
Viva la differenziata a tutto campo. L’Europa dice no agli inceneritori
Parigi senza sacchetti, a Dublino chi inquina paga
di Stella Cervasio – Tratto da La Repubblica – dicembre 2010

“Sono in Germania con la commissione. Qui i termovalorizzatori sono quasi superati e noi stiamo ancora a discutere di discariche». A parlare è Gaetano Pecorella, qualche giorno fa in missione in Germania, alla guida della commissione parlamentare sulle ecomafie. Pecorella si è guardato attorno e si è accorto che il sistema italiano è vetusto. E si è messo in contraddizione con il premier, che invece non ha fatto che invocare termovalorizzatori per riparare al disastro di Napoli.
Forse ha capito anche lui che l’obiettivo dell’Europa è non tanto le percentuali di raccolta differenziata, ma ancora più oltre: l’azione di riduzione a monte e di riciclo effettivo tramite raccolte differenziate di qualità.
A Berlino quelli che da noi vengono fatti passare per i salvatori della patria contro il grande blob della monnezza, sono roba da dismissione. Il fatto è che dove si riesce a fare una differenziata spinta, il volume dei rifiuti si riduce e l’inceneritore incrocia le braccia. Ecco perché, per tenere in vita i macchinari nati per bruciare il rifiuto tal quale, all’estero accettano di buon grado la spazzatura napoletana che nessuno vuole. Entro il 2020 l’obiettivo tedesco è discarica zero.
Napoli nell’occhio del ciclone, il resto d’Europa, senza incentivi a incenerire come da noi il Cip6 contro cui si levano gli strali dell’ortodossia pro-compostaggio-differenziata, è invece diviso in due. «Ci sono paesi che bruciano di più, come la Danimarca e la Svizzera — spiega Attilio Tornavacca, responsabile di Esper, l’ente di studio per la pianificazione ecosostenibile e le risorse, che ha lavorato a Napoli con successo — e questo succede soprattutto per ridurre al minimo il fabbisogno di discariche. Non le vogliono e rifiutano tutti i problemi connessi con la creazione di depositi di rifiuti. Ci sono poi invece paesi che usano meno gli inceneritori, come la Spagna o l’Inghilterra».
Il metodo di raccolta rifiuti non è unico, non c’è una sola regia. Contenitori di colori diversi,raccolta di certi materiali e di altri no, tasse sullo sversamento. Ogni giorno nel mondo si producono 10 milioni di tonnellate di rifiuti. Cinquecento chili ogni europeo, 730 chi vive negli Stati Uniti. In Turchia, Messico e Polonia tutto finisce in discarica.Di contro, in Olanda e Svizzera ci finisce solo l’1 per cento dei rifiuti.
L’Irlanda sarà nei guai economici, ma a rifiuti va a gonfie vele. A Dublino chi inquina paga: non esistono impianti per l’incenerimento, chi produce più spazzatura contribuisce con una tassa più alta. Il Comune distribuisce un bidone nero per il secco non riciclabile, verde per lattine,tetrapak, carta, vetro, alluminio, plastica e acciaio. Quest’ultimo viene svuotato gratis. Per il nero si pagano 91 euro all’anno e 8 euro ogni volta che viene messo per strada. Ma il pagamento fa da deterrente, e si è arrivati a svuotarlo una volta ogni tre settimane. Da poco c’è anche il contenitore marrone, per scarti di cucina, verde e umido. Chi ha il giardino coltiva rigogliosissime rose con il compost fatto in casa. Ma c’è chi, per non pagare, brucia o butta in discariche abusive. L’obiettivo della differenziata è il 59 per cento entro il 2013.
Virtuosa anche la Vallonia, in Belgio, dove si fa la raccolta differenziata spinta e l’incentivo a ridurre i rifiuti è affidato anche a un giornale gratuito semestrale: “Meno rifiuti! Ce la faremo!” che aggiorna sulle iniziative della regione. Da quando è stata abolita la pubblicità nelle cassette della posta, si buttano 40 chili in meno di carta all’anno. In Francia invece quasi tutta la grande distribuzione fa a meno dei sacchetti di plastica: considerato che ogni italiano butta 8 chili di buste all’anno, farebbe tanto bene anche a noi.
A Londra nella raccolta stradale il vetro viene diviso per qualità: vetro chiaro, marrone, verde, a Berlino si raccoglie diviso solo il trasparente dal color ambra. In Austria Graz è l’esempio virtuoso: la raccolta è solo domiciliare e ha provocato una tale riduzione di rifiuti che il celebre inceneritore di Vienna è rimasto il solo “monumento” nazionale, non c’è stato bisogno di costruirne altri.

Articolo segnalato da Ciccio Formaggio sulla nostra pagina Facebook

BIOMASSE, GIA' IN COSTRUZIONE LE TRE CENTRALI A MADONNA DI LUGO

Foto presa da TuttOggi.info

Leggi l'articolo su TuttOggi:

http://www.tuttoggi.info/articolo-29830.php

Rimango basito. Viviamo in un momento in cui si pensa che la politica consista nel fare le cose "a norma", tutti hanno dimenticato che in realtà fare politica vuol dire effettuare delle scelte. E' incredibile come, anche in questo caso, i nostri amministratori fanno spallucce di fronte al fatto compiuto; ma forse non è così incredibile data la leggerezza con cui la politica cittadina sembra affrontare i temi ambientali.
Come è possibile che saranno le tre imprese incaricate a controllarsi? Se l'autocontrollo è una forma di governo, allora perché non si dà agli automobilisti la possibilità di multarsi quando commettono un'infrazione? Ma soprattutto, se tutto è guidato da fini economici, chi garantisce la veridicità delle rilevazioni che, se allarmanti, porterebbero a costi di manutenzione straordinaria degli impianti?
Perché questa poca memoria? E' passato così poco tempo dalla vicenda che sanzionò la Ex Pozzi in quanto non utilizzava filtri adatti e ben manutenuti.
Se poi vale la regola che "se lo fanno tutti, perché io no", allora quante altre centrali a biomasse, o di altro genere, dovremo caricarci sulle spalle?
Quali, e quanti, posti di lavoro? Ma soprattutto, qual'è il prezzo per la società?
Siamo trattati come un paese del terzo mondo, fanno il business delle energie da noi in quanto esiste un mercato drogato dagli incentivi statali: guadagnano in pochi, ma il rischio d'impresa se lo assume il territorio.
Non sono gli imprenditori che fanno male alla città, sono i furbi che sfrontatamente svicolano dalle normative e la politica connivente e disinteressata che li asseconda.
Ma in Italia è così, non si applaude il più bravo ma il più scaltro. Io invece non applaudo le imprese e non sono connivente con la politica, di fronte a tutto questo mi indigno, perché stanno prendendo in giro anche me!

Luca Paolucci
[Rifiuti Zero Spoleto]

giovedì 3 marzo 2011

LETTERA APERTA AL SINDACO BENEDETTI

Vista l'imminente situazione di emergenza rifiuti in tutti gli ATI del territorio umbro, confermata dalla Delibera Regionale n°1883 del 20/12/2010; vista la situazione di immobilità da parte delle istituzioni cittadine e, soprattutto, visto il protrarsi di un avvio ingiustificatamente lento della raccolta differenziata (secondo il sistema TRIS promosso dalla VUS Spa), il Comitato ha scritto, a cura del suo esperto legale, una lettera aperta al sindaco di Spoleto Daniele Benedetti chiedendo di fissare, nel breve termine, un incontro in cui si richiede la partecipazione dei Sindaci dell'Ati3 e del CdA della VUS Spa.

Di seguito riportiamo il testo della lettera aperta.


Preg.mo Sig.
Sindaco della Città di Spoleto
P.zza del Municipio, 1
06049 SPOLETO (PG)

Spett.le
ATI 3 Umbria
Via Mazzini, 57
06034 FOLIGNO (PG)

Spett.le
VUS Spa
Via dei Filosofi, 57
06049 SPOLETO (PG)


Il Comitato Rifiuti Zero Spoleto si batte per una consapevole e virtuosa politica ambientale, che si fonda sulla promozione della politica delle 3R: Riduci, Riusa e Ricicla.
Scopo del Comitato è di sensibilizzare opinione pubblica ed istituzioni sugli innumerevoli vantaggi che si avrebbero dalla corretta gestione dei rifiuti, ambientali, economici ed occupazionali; nonché si batte contro l'impiego di qualsiasi pratica di incenerimento dei rifiuti.
Il Comitato è stato costituito durante un'assemblea cittadina, tenutasi al palazzo del Comune di Spoleto, il 26 gennaio 2011, alla quale hanno partecipato oltre 80 cittadini.
Sabato 26 febbraio, è stato organizzato il primo incontro pubblico partecipativo, in occasione del quale sono state analizzate alcune problematiche legate all'ambiente e alla produzione e gestione dei rifiuti a Spoleto, all'incenerimento della pollina,  all'utilizzo del CDR come combustibile nei cementifici, in particolar modo quello della Cementir, alle incongruenze del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, alle opportunità legate al ciclo virtuoso dei rifiuti.
Dall’incontro, a cui hanno partecipato numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, sono emersi alcuni dati allarmanti riguardo l’attuale gestione del ciclo dei rifiuti, sia a livello regionale che locale, che potrebbero a breve termine condurre il nostro territorio ad una vera e propria emergenza rifiuti.
In particolare, analizzando il Piano Regionale e quello d’Ambito, sono emerse  alcune
CRITICITA’:

A)   il Piano Regionale di gestione dei Rifiuti, essendo stato adottato in conformità ai principi contenuti nella Direttiva 12/2006/CE, risulta allo stato superato ed obsoleto, tenuto conto delle disposizioni contenute nella Direttiva 98/2008/CE, come recepite nel TUA;
B)   le strategie adottate dal Piano, ed in particolare il ricorso al trattamento termico e al recupero energetico come componente significativa del complesso del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani, risultano incompatibili con le azioni previste nel TUA;
C)   gli obiettivi del piano, risultano irraggiungibili nel breve periodo, contrariamente a quanto stimato dall’Autorità Regionale;
D)  il piano sembra preordinato a creare situazioni di emergenza al fine di promuovere soluzioni transitorie, come l’incenerimento nei cementifici;
E)    Il problema della cessazione della discarica di S.Orsola, prevista a metà 2012,  impone il trasporto ad Orvieto per disposizione regionale, dei rifiuti dell’ambito non differenziati. La scelta è resa incerta nei tempi dalla opposizione della popolazione locale all’ampliamento delle discarica di Orvieto-Le Crete e necessita comunque di un coordinamento Regionale per i costi di conferimento;
F)    Il problema dell’incremento della raccolta differenziata per raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano Regionale è resa incerta dalla sopraggiunta normativa (Legge n.122 del 2010) che impone ai Gestori dei servizi pubblici gli stessi limiti assunzionali degli EE.LL. Si consideri che il Piano di Ambito prevede un incremento di organico del gestore per la differenziata di circa 50 unità.
G)  Il Termovalorizzatore a servizio dei rifiuti della provincia di Perugia, che deve essere localizzato dall’ATI 2 e che poi deve essere definito nella costruzione e nella gestione da un Accordo di programma, in base alla legge regionale n. 11/2009, è ancora al punto zero quanto alla localizzazione. Ciò altera drasticamente tutte le previsioni programmatiche del Piano Regionale dei rifiuti e per ricaduta dei Piani di Ambito degli ATI.
H)  il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, “in difetto, ovvero per la mancata attuazione di quanto previsto dal PdA in ordine alla realizzazione dell’impianto di trattamento termico, prevede che  la Giunta regionale adotta provvedimenti volti ad assicurare lo smaltimento finale dei rifiuti, ivi compreso il loro utilizzo, opportunamente trattati, in sostituzione dei combustibili convenzionali attualmente utilizzati negli impianti industriali esistenti e per il tempo necessario ad attuare le previsioni del PdA approvato” ed è quindi concreto il pericolo dell’utilizzo del cementificio di Spoleto per l’incenerimento di rifiuti, sebbene tale pratica sia posta alla base e non al vertice della gerarchia dei rifiuti;
I)     circa la sostenibilità ambientale di tale pratica, lo stesso Piano Regionale, sottolinea, però, che “è opportuno rilevare che le determinazioni relative agli impatti della co-combustione di CDR in cementificio sono caratterizzate da un livello di incertezza significativamente superiore rispetto a tutti gli altri processi considerati nello studio. Le risultanze dello studio condotto non possono quindi essere considerate  esaustive per confermare l’opportunità, in termini ambientali, dello smaltimento di CDR in impianti di produzione del cemento”.

La stessa Giunta Regionale, preso atto dello “Stato di attuazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Verifica di autosufficienza del sistema regionale”,  con deliberazione N. 1883  del   20/12/2010,  ha evidenziato “una possibile situazione di criticità del sistema di smaltimento regionale che potrebbe manifestarsi negli ultimi mesi del 2011 o al più tardi nei primi mesi del 2012 a causa dell’esaurimento della capacità residua degli impianti di discarica autorizzata e dei tempi ancora necessari all’approvazione dei progetti di ampliamento delle discariche di Belladanza (Città di Castello), Borgogiglione (Magione) e Le Crete (Orvieto)”.
La Giunta Regionale, quindi, nel prendere atto della necessità di individuare soluzioni transitorie, di competenza degli ATI, per la regolazione dei flussi di rifiuti da smaltire a discarica, invita gli stessi ATI, ai sensi dell’art. 15 comma 4 della Legge Regionale 11/2009, a raggiungere, entro breve termine, accordi per assicurare  lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche attualmente autorizzate.
Il citato “Stato di attuazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti”, evidenzia, inoltre, per quanto riguarda il nostro territorio, una situazione ancor più allarmante, dovuta:
-        alla prossima chiusura della discarica di Sant’Orsola, con conseguente necessità di conferimento ad altro impianto extra-ATI;
-        alla costante crescita nella produzione di rifiuti, rispetto alla diminuzione rilevata nell’Ati 1 e 2;
-        ai bassissimi livelli di raccolta differenziata.
Nell’ATI 3, infatti, l’estensione della raccolta differenziata procede più lentamente, che negli altri ambiti: “Nei due comuni principali (Foligno e Spoleto), la percentuale conseguita nel 2009 è ancora inferiore al 30%. Vi è l’intera area della Valnerina dove si raggiungono risultati molto modesti (in alcuni comuni inferiori al 10%). Il Programma di riorganizzazione presentato ai sensi della DGR 1734/2009 prevede, anche al termine del periodo di riferimento (fine 2011) una copertura territoriale del servizio domiciliare pari al 50%, inferiore agli obbiettivi di Piano”.
La comunità locale esprime legittime preoccupazioni per le possibili conseguenze sull’ambiente e sulla salute, nonché per i possibili risvolti economici, della sempre più prossima situazione di criticità del sistema di smaltimento dei rifiuti.
Per questo motivo, si chiede un incontro URGENTE con il Sindaco del Comune di Spoleto, i vertici Vus Spa e dell’Ati 3, al fine di conoscere quali misure codesti Enti intendono adottare, nel rispetto dei principi di cui al titolo IV del Decreto Legislativo 152/2006, come modificato dal d.lgs. n. 205/2010, da un lato, per scongiurare la paventata situazione di criticità, dall’altro per prevenire e ridurre gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, al fine di proteggere l’ambiente e la salute umana, nel territorio spoletino.
Restiamo, quindi, in attesa di conoscere la data dell’incontro da comunicare, a stretto giro, al seguente indirizzo mail: rifiutizerospoleto@gmail.com .

Spoleto, 02/03/2011
Il Comitato Rifiuti Zero Spoleto