lunedì 27 giugno 2011

COMMISSIONE BIOMASSE: ENNESIMO AUTOGOL DEL COMUNE DI SPOLETO CHE VIENE SCARICATO ANCHE DA PROVINCIA E REGIONE: “Non avevamo autorità per decidere!” I tecnici inviati dall’azienda, ancora latenti su molti punti, non erano a conoscenza del parere negativo della Provincia.

Il Comitato Rifiuti Zero No inceneritori  a seguito della riunione odierna della Commissione Tecnica sugli impianti a  Biomasse di Madonna di Lugo, esprime, con rammarico, la propria delusione circa l’effettiva funzione della commissione, ritenendo inutile un’attività meramente “informativa”, senza possibilità alcuna di riesame delle scelte già compiute dall’Amministrazione.
Ed invero il Comitato non concorda con l’indicazione dell’Amministrazione Comunale circa la necessità di fornire una informazione che rassicuri la popolazione sulla scarsa nocività degli impianti, ritenendo , invece, di prioritaria importanza un approfondimento tecnico ed amministrativo sulla intera vicenda.
Dagli interventi dei vari componenti la commissione, sono, invece, emersi importanti dati ed elementi di riflessione.
Da un lato le imprese costruttrici dei tre impianti a biomasse manifestano ancora gravi lacune circa vari aspetti progettuali, in particolare in merito alla qualità degli oli utilizzati come combustibile, sia in relazione alla quantità e qualità delle immissioni.
Dall’altro le amministrazioni chiamate al tavolo, sia quella provinciale che quella regionale, hanno decisamente declinato ogni responsabilità circa l’autorizzazione degli impianti, dichiarando di non conoscere a fondo  il progetto e di essersi limitate solamente a rispondere ad alcuni pareri richiesti dall’amministrazione comunale.
In buona sostanza Provincia e Regione hanno indicato nel Comune di Spoleto l’unico e solo responsabile della approvazione degli impianti !
Nulla di nuovo, quindi.
La Regione ha anche preannunciato la prossima pubblicazione della normativa sulle biomasse, con parametri assai stringenti e con l’introduzione del concetto della c.d. filiera corta e della zonizzazione, che, di fatto, renderebbe impossibile la realizzazione di impianti come quelli in via di realizzazione.
L’ARPA dal canto suo, ha cercato di minimizzare l’incidenza sull’ambiente delle immissioni dei tre impianti, rilevando come a Spoleto esistono stabilimenti industriali ben più inquinanti, facendo l’esempio della Cementir e della Pozzi.
Come a dire uno in più poco incide !
Anche l’Asl si è difesa rilevando come, purtroppo, sia sprovvista di validi strumenti idonei preventivi, dovendosi limitare ad effettuare solamente controlli successivi alle autorizzazioni concesse da altri enti.
Decisamente fuori luogo l’atteggiamento del Comune di Spoleto, assolutamente incapace di fornire risposte ed a volte addirittura incomprensibile, come quando il Direttore Generale ha provato, in vece dei progettisti delle ditte presenti, a spiegare l’entità delle immissioni dei tre motori a biomasse.
Le associazioni ambientaliste presenti hanno unanimemente lamentato un assoluto difetto di partecipazione ed informazioni dei cittadini ed hanno contestualmente rilevato come, per stessa ammissione delle ditte, gli impianti comporteranno un sicuro peggioramento delle condizioni ambientali, ragion per cui, allo stato attuale, viste le gravi lacune riscontrate, hanno auspicato la sospensione di ogni iter autorizzatorio, in attesa della prossima uscita della regolamentazione regionale.
Altra anomalia riscontrata, è che, nella autorizzazione degli impianti a biomasse, non è stato minimamente tenuto conto  della richiesta di ampliamento dell’impianto avanzata dalla Coricelli Spa, né che i tre impianti da 1 MW nascondo in realtà un unico impianto da 3 MW, che avrebbe comportato, con la previgente normativa, un differente e ben più complesso iter autorizzativo.
Richiesta di ampliamento che, così come evidenziato dagli uffici della Provincia di Perugia, dovrà essere necessariamente assoggettata a VAS e che dovrà tener conto anche e soprattutto delle incidenze dei tre impianti a biomasse in costruzione.
Il comitato, quindi, ritiene doveroso che il Comune di Spoleto, unico soggetto responsabile del rilascio delle autorizzazioni e della relativa istruttoria, illustri ai cittadini il motivo per cui, sapendo della richiesta di ampliamento e della domanda di installazione dei tre impianti a Biomasse, al servizio della stessa Coricelli spa, non abbia optato per l’assoggettamento a VAS, procedura ben più complessa di una semplice DIA, delle autorizzazioni richieste.
In attesa di una tale risposta questo Comitato ritiene di non poter sottoscrivere alcun documento che “rassicuri i cittadini”, proprio perché nessuna rassicurazione è stata ad oggi fornita.
Purtroppo ancora una volta non ci resta che constatare come per l’Amministrazione comunale le esigenze di tutela del proprio territorio e dei propri cittadini vengano messe in secondo piano rispetto gli interessi di una singola impresa !
Rinnoviamo, quindi, l’invito a sottoscrivere la petizione contro l’impianto a biomasse di Madonna di Luogo che ha raggiunto già la quota di 2000 firme !


[Comitato Rifiuti Zero Spoleto]

lunedì 13 giugno 2011

Mailing list - problemi tecnici

Abbiamo riscontrato che non tutte le mail in nostro possesso, raccolte durante le adesioni, sono corrette. Per questo motivo molti dei nostri soci non ricevono le nostre comunicazioni e mailing list.
Per questo motivo se te che stai leggendo non ricevi le nostre mail, oppure conosci qualcuno che non le riceve, ti preghiamo di inviarci una mail al nostro indirizzo, specificando nome, cognome e mail corretta della persona che non ne riceve.

Grazie mille per la collaborazione e scusateci per il disagio!

1 SETTIMANA, 1400 FIRME!!!

Salve,
come saprai stiamo portando avanti una raccolta firme per chiedere al Sindaco di Spoleto di indire un referendum consultivo contro ogni tipo di incenerimento nel nostro territorio.
La formula che abbiamo scelto, anche consultandoci con i nostri legali, è stata quella di porre un quesito referendario che blocchi, una volta e per tutte, TUTTI i tipi di incenerimento che sono attualmente in fase di attivazione e che si presenteranno nel futuro. In questo sono comprese le centrali a biomasse di Madonna di Lugo dell'azienda Coricelli, l'inceneritore di pollina di Ciliano (San Martino) dell'azienda Novelli, e ultima, ma non in ordine di importanza, la continua candidatura della Cementir come soggetto per l'incenerimento dei rifiuti ancora a San Martino.

In questa prima settimana di raccolta abbiamo già distribuito schede, e acquisito firme, di circa 1400 persone! L'obiettivo minimo è quello delle 4000 firme: siamo lontani ma corriamo velocemente!

Oltre a chiederti una mano, se non l'hai ancora fatto, apponendo la tua firma per una giusta causa; oltre a invitarti a richiederci delle schede per la raccolta, che potrai poi contribuire a far firmare ai tuoi amici e familiari; ti scriviamo anche per chiedere la disponibilità, nei prossimi fine settimana, a partecipare ai vari banchetti con cui presidieremo le piazze e le manifestazioni della città per tutto il mese di giugno e luglio.

Se quindi te la senti di dedicare un pò del tuo tempo alla tua città e ai tuoi concittadini, se te la senti di batterti per ciò che ritieni giusto, fatti avanti, le città appartengono ai cittadini e non a chi le governa!

Aspettiamo tue notizie
[Comitato Rifiuti Zero Spoleto No Inceneritori]

giovedì 9 giugno 2011

Biomasse come combustibile?

Questa è la nostra risposta in merito alla centrale a biomasse di Madonna di Lugo. Rendiamo disponibile la presentazione proiettata presso il Centro Civico di Cortaccione durante l'incontro del 3 giugno scorso.
SCARICATE!- CONDIVIDETE! - DIFFONDETE!

Link della presentazione

domenica 5 giugno 2011

Al Centro Civico di Cortaccione un nuovo NO alle Biomasse

                Il Consigliere Piccioni: “Di fronte alla salute non esiste maggioranza che tenga”


Così ha esordito il Consigliere dei Socialisti Paolo Piccioni incalzato dal folto pubblico che riempiva la sala del Centro Civico di Cortaccione che seguiva persino dalle finestre. Il Consigliere ha inoltre proseguito specificando che il suo intervento era in veste di uomo politico, ammettendo, per l’ennesima volta (ma di scuse siamo esausti), che l’amministrazione comunale non è stata corretta nei confronti dei cittadini e che, su questo tema, non c’è l’appoggio dei socialisti nei confronti dell’amministrazione. Effettivamente è stato proprio il Consigliere Piccioni, lo scorso 14 aprile, a presentare una mozione contro l’impianto a biomasse che poi, a furia di emendamenti da parte della maggioranza, è stata completamente snaturata e resa innocua, difatti non vi è stato alcun seguito.

Questa dichiarazione politica è l’ultima di una serie sul tema delle biomasse che ricorda quella di un mese fa quando, durante l’assemblea del 9 maggio tenutasi a San Giacomo, il Sindaco Daniele Benedetti si è sbilanciato con l’ennesima uscita “emozionale” e sotto la pressione di un pubblico attento e agguerrito, invocava la costituzione di una commissione tecnica che affrontasse di nuovo la pratica di realizzazione degli impianti. Di questo proposito, come sappiamo, nulla di fatto. La commissione che avrebbe dovuto svolgere i suoi lavori in tempi lampo (45 giorni), a distanza di 25 giorni dalla sua proclamazione non è stata ancora convocata, non si sa chi sono i referenti portati dai vari soggetti interpellati (il Comitato ha presentato la sua lista già da 3 settimane ormai), non se ne  capisce l’utilità. Per togliersi i dubbi però basta leggere quanto inviatoci dal nostro Sindaco per la convocazione e capire che siamo stati di nuovo presi in giro: le finalità infatti sono quelle di “…fornire ai cittadini delucidazioni ulteriori rispetto ai chiarimenti già forniti…” , eppure a noi sembrava che chiarimenti non ce ne fossero stati, che invece c’era stata soltanto una presa in giro da parte dei tecnici della ditta Coricelli che hanno spudoratamente mentito sulle caratteristiche dell’impianto, dovendo poi ritrattare davanti ai dati da noi forniti; ci è sembrato che chi avesse bisogno di chiarimenti fosse proprio il Sindaco che, dopo due ore di dibattito è intervenuto sussurrando: “Non ho capito!”......e qui lo stupore e l'indignazione dei cittadini presenti ha raggiunto il culmine!

Nel frattempo chi non capisce, che è anche il garante per la salute sul territorio, dovrà prendersi la responsabilità di contribuire a far installare un impianto dove la qualità dell’aria è già pessima! (Dati ARPA in merito alle emissioni di ozono www.arpa.umbria.it).

E’ stato un incontro importante quello di venerdì sera, innanzitutto perché è partita la campagna di raccolta firme per la richiesta di un referendum consultivo in merito al blocco di ogni forma di nuovo incenerimento nel nostro territorio (dalle biomasse all’incenerimento dei rifiuti). Poi perché c’è stata la proposta della formazione, da parte di un gruppo di cittadini della zona, di un comitato che si batta per il proprio territorio.
Il Comitato Rifiuti Zero No Inceneritori continuerà quindi la battaglia per riportare i cittadini al centro delle scelte che ricadono sul territorio e per queste chiede, nuovamente, all’amministrazione comunale:
  • Il blocco dell’avvio dell’impianto a biomasse a Madonna di Lugo;
  • La stesura di un Piano Energetico Ambientale, condiviso con la popolazione, che regoli tutte le attività sul territorio;
  • La riapertura degli impegni e delle attività della Agenda21 locale, della quale Spoleto è referente regionale.

Esorta inoltre alla correttezza e alla trasparenza nei rapporti  con i cittadini, i quali sono stanchi di sentirsi porre solo scuse a latte già versato, di sentirsi fare promesse che non verranno mai mantenute, di essere presi in giro con facili dichiarazioni che poi non trovano mai riscontro.

Per chi volesse contribuire alla raccolta firme, o partecipare alle attività del Comitato, i riferimenti sono:
web: rifiutizerospoleto.blogspot.com
e-mail:rifiutizerospoleto@gmail.com
Partecipate, informatevi e non delegate a nessuno la tutela della vostra salute!
[Comitato Rifiuti Zero Spoleto]