lunedì 30 maggio 2011

Raccolta firme e incontro pubblico di Cortaccione

È iniziata la raccolta firme contro le centrali a bidonasse di Madonna di Lugo. È possibile sia aderire che richiedere i moduli numerati per contribuire attivamente alla raccolta.
Scrivete al nostro indiirizzo email per ulteriori informazioni: rifiutizerospoleto@gmail.it.

Per contribuire alla raccolta firme si può anche partecipare all'incontro informativo che si terrà presso il centro civico di Cortaccione, venerdì 3 giugno alle ore 21:00.
Durante l'incontro verranno dati aggiornamenti in merito all'andamento del caso delle centrali a biomasse di Madonna di Lugo.

Comitato Rifiuti Zero Spoleto

Visite ai comuni virtuosi

Partenza 

In questi due giorni, 31 maggio e 1 giugno, sarò insieme alla commissione ristretta dell'Ati3 in visita presso molte (forse troppe!)  realtà nazionali che si distinguono per la gestione dei rifiuti.
Durante la visita farò il possibile per tenervi aggiornati, attraverso il nostro canale Facebook, sull'andamento della visita. Esorto tutti i lettori e tutti gli interessati a contattarmi e pormi domande in merito agli impianti che andrò a visitare...proverò ad essere la voce del comitato in giro per gli impianti del nord Italia.
Allego il programma che seguiremo in questi due giorni.

Al prossimo aggiornamento!
Luca



Programma delle visite  

Martedì 31 maggio 2011   

ore 6.00 PARTENZA      

ore 10.30 CARPI (Modena) - AIMAG SpA - Visita: Sistema di  raccolta “porta a porta” Pranzo  

ore 15.30 FUSINA (Venezia)      ECOPROGETTO VENEZIA Srl – Visita: Impianto TMB, produzione CDR per centrale ENEL a carbone  

ore 17.30 VEDELAGO (Treviso) CENTRO RICICLO VEDELAGO – Visita: Recupero Rifiuto Urbano Residuo post-raccolta differenziata Cena  

Ore 0.00  NOVARA - Pernottamento   

Mercoledì 1° giugno 2011   

ore 09.00 NOVARA      ASSA SpA – Visita: Raccolta diff.“porta a porta” in particolare Frazione Organica  

ore 11.30 ALBAIRATE (Milano) ECOPROGETTO MILANO – Visita: Compostaggio di residui organici   

ore 16.30 CAPANNORI (Lucca) COMUNE DI CAPANNORI – Visita: Programma “Rifiuti Zero”  

ore 21.00 ARRIVO  

mercoledì 25 maggio 2011

Centrale a Biomasse - Raccolta firme

Mentre la fantomatica commissione tecnica voluta dal sindaco, stenta a partire, ad oggi 25 maggio 2011 non si sa quando inizieranno i lavori ne si conoscono i componenti della stessa (solo il Comitato Rifiuti 0 e Legambiente ha già nominato i suoi referenti), il Comitato Rifiuti 0 No Inceneritori non vuole che si spengano i riflettori sulla vicenda. È necessario ricordare che la tutela e la salvaguardia dell’aria, dell’ambiente e della salute sono diritti inviolabili di ogni cittadino.

E’ dovere delle istituzioni locali difendere il proprio territorio da quelle forme di sfruttamento incompatibili con la sua naturale vocazione e con gli interessi della comunità. Riteniamo, inoltre, che le decisioni che potrebbero comportare negative conseguenze sulla salute pubblica, debbano essere adottate nell’assoluto rispetto delle norme in materia di partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali.
La salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni ambientali si concretizza in primis attraverso l’astensione da interventi peggiorativi.

Troppo spesso, infatti, dietro l’effimera ed a volte ingannevole facciata dell’ENERGIA PULITA, si celano mere speculazioni imprenditoriali, alla ricerca di facili guadagni indotti dall’equivoco sistema degli incentivi.
Non tutto ciò che si ottiene dalle fonti di energia rinnovabile è energia pulita!

Per questo diciamo NO:
-         alle scelte che interessano l’ambientale imposte dalle amministrazioni e non condivise con i cittadini.
-         a quelle forme di sfruttamento imprenditoriale che determinano un potenziale intervento peggiorativo sulle condizioni ambientali;
-         al sicuro interesse economico di pochi contro un rischio potenziale alla salute di molti.

Spoleto non può sopportare forme di sviluppo non sostenibile con la sua naturale vocazione culturale, turistica ed ambientalista.
Lo stesso Codice dell’Ambiente impone che “l’attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell’ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità gli interessi alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria considerazione”.

Vista l’immobilità continua della nostra amministrazione ritentiamo necessario un coinvolgimento dei cittadini ai quali sottoponiamo una raccolta firme per dire:

NO AI TRE IMPIANTI A BIOMASSE A MADONNA DI LUGO, NO ALL’INCENERITORE DI POLLINA A CILIANO E NO ALL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI NEI CEMENTIFICI.

Aiutaci a far sentire la TUA voce !

Sono disponibili i moduli per la firma, chi vollese contribuire alla raccolta delle firme può richiedere gli stessi al seguente indirizzo di posta elettronica: rifiutizerospoleto@gmail.com

martedì 10 maggio 2011

VINTA UNA BATTAGLIA, PUNTIAMO ALLA GUERRA, MA CHI SARA’ IL VINCITORE?

Comitato Rifiuti Zero, il Dott. Serravezza, Spoleto 5 Stelle, Legambiente e le opposizioni politiche riportano un importante risultato dopo l’incontro “partecipativo” di ieri sera al bocciodromo di San Giacomo.

Finalmente possiamo togliere il virgolettato al termine “partecipativo”, lo stesso Vicesindaco Lisci, nella sua nota introduttiva, ma anche il Sindaco Benedetti e il consigliere Piccioni, che aveva presentato la mozione approvata dal consiglio comunale lo scorso 14 aprile, hanno ammesso che di partecipativo, questo incontro, aveva ben poco. Loro stessi lo hanno definito un incontro informativo: nei piani dell’amministrazione e dell’azienda c’era la volontà di raccontarci quanto bello e quanto poco inquinante fosse un impianto a biomasse nel nostro territorio. Nulla di fatto, dietrofront della giunta che ha annunciato la convocazione di una commissione ad hoc per rivalutare tutto l’iter tecnico e procedurale dell’impianto.
Ma cosa ci aspetta ora? Quale sorte avrà questo progetto? Tutta la cittadinanza intervenuta, oltre 200 persone (un ringraziamento sentito ad ognuno di loro!), si è espressa chiaramente contraria all’installazione di un impianto a biomasse. Un impianto che, stando a quanto dichiarato dai tecnici portati dall’Azienda Pietro Coricelli, inquinerebbe come 10 tir Euro 5 in più in autostrada, ma l’obiezione viene da sé: i tir non si troverebbero in autostrada, ma sotto casa nostra dove i tir, oggi, non ci sono e funzionerebbero 24 ore su 24!

Diciamo pure che per quanto possano essere ottimi professionisti, i tecnici presenti ieri sera hanno soltanto contribuito ad irritare il pubblico presente. Prima hanno cercato di anestetizzarlo con una presentazione valanga dell’impianto e degli effetti positivi dell’utilizzo di energie rinnovabili (“anche il petrolio è rinnovabile, basta aspettare 20 milioni di anni”, come ha precisato un rappresentante del Movimento Spoleto 5 Stelle); poi, una volta compresa la preparazione tecnica e scientifica di chi si trovavano di fronte, non hanno fatto che sminuire gli effetti negativi di un impianto che, comunque, attua una combustione. Lo stesso Dott. Serravezza, portato dal Comitato Rifiuti Zero, ha puntualizzato lo stretto legame tra l’insorgenza di cause di tumori e fattori ambientali, come l’emissione in atmosfera di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e diossine, sia inequivocabile. Inoltre, è provato, che in alcuni soggetti geneticamente predisposti, queste sostanze siano capaci di arrecare danni alla salute già con concentrazioni modeste e, soprattutto, anche quando risultano essere entro i limiti di legge. 
Altrettanta importanza – sottolinea Serravezza - ce l’ha il fattore di accumulo delle sostanze: nano particelle come il PM10 anni fa non erano neanche monitorate, ora hanno dei limiti ben definiti perché si è scoperto essere nocive. Adesso è il momento del PM2,5, che attualmente viene solo monitorato, ma che lo stesso decreto legge 155/2010 pur stabilendo delle soglie, per il presente e come obiettivo futuro, sottolinea che non esiste un limite minimo per cui le PM2,5 non rappresentano un pericolo per la salute umana. Attenzione quindi ai limiti di legge!


Ma poi cosa sono i limiti di legge? Più volte, ieri sera, si ha avuto modo di ricordare come non sia la legge a dettare i ritmi della natura e le regole che la governano, basti pensare all’amianto, ai gas CFC, al DDT, tutti prodotti dell’uomo che in passato, anche molto prossimo, erano considerati assolutamente innocui, ma che con il tempo hanno dimostrato quanto la razza umana sia particolarmente predisposta ad autodistruggersi e a servirsi del proprio territorio come un parassita. Cosa spinge l’uomo a fare ciò? Il guadagno immediato e l’effimera convinzione che non sarà lui, e forse neanche i suoi nipoti o i suoi pronipoti, a pagarne le conseguenze. Purtroppo non è così.

Purtroppo oggi non si può transigere su chi ci parla di bisogno di energia, di impianti “ecosostenibili”,  di energie alternative: l’Italia consuma un terzo dell’energia disponibile in rete (dati Terna, 2010). Come sottolineato dal consigliere del Comitato Fabrizio Gentili, questo impianto non ha nulla a che fare con l’eco-sostenibilità: questo impianto ha il solo scopo di essere un investimento per un’azienda che fa il suo dovere da azienda, che deve sottostare alle leggi e che, come dichiarato dallo stesso Direttore Generale Lorenzo Coricelli, non avrebbe mai pensato di realizzare un’opera del genere senza i contributi del GSE e che si è avvalsa della lacuna legislativa per poter installare tre motori poco sotto 1 MWe di potenza al posto di uno da 3 MWe perché maggiormente incentivati.
È da chiederci se lavorare tra le maglie rotte della legislazione di settore per avere un arricchimento di pochi a discapito della salute di tanti, attraverso l’entrata degli incentivi direttamente prelevati dalle nostre bollette, rientra nel campo del legittimo guadagno da attività d’impresa! 


Forse sì, ma se l’azienda fa il suo “dovere” di azienda, se il legislatore lascia delle lacune, chi deve tutelare il cittadino? Gli enti locali! Bene, abbiamo assistito alla dichiarazione “ponzio pilatesca” del Direttore dell’ARPA, Dott. Segoni, che ha ufficialmente dichiarato che “…l’ARPA non si occupa di salute, è compito dell’ASL…”. Il pubblico in sala non credeva alle proprie orecchie, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente che non si occupa della salute di chi quell’ambiente lo vive, ma allora che senso ha effettuare i monitoraggi? Che senso ha posizionare centraline? Che senso ha stabilire limiti?

Allora saliamo di livello e arriviamo all’amministrazione comunale: agli uomini votati dalla cittadinanza per garantire i propri diritti…ma i diritti di tutti e non solo quelli di alcuni! Qui arriva la nota dolente. Sindaco e Vicesindaco si sono dimostrati assolutamente impreparati sul tema, attenendosi alle norme che venivano dall’alto. Non si sono minimamente preoccupati di ciò che accadesse nel territorio che li aveva votati ed eletti anche come garanti della salute pubblica. In due anni di iter procedurale, e di continue interlocuzioni con gli uffici di Regione e Provincia, la seconda molto scettica sulla possibilità di asseverabilità dell’impianto a sola DIA;  dopo lo scottante caso della centrale a biomasse di Santo Chiodo, a causa del quale nostri concittadini si sono fatti già martiri e ne stanno ancora pagando le conseguenze in sede legale; non hanno potuto che rispondere, insistentemente invitati dal pubblico rovente della sala, che devono approfondire il caso e che non conoscono di che tipo, e di quale forgia, siano le emissioni dell’impianto in oggetto. Quindi, con notevole imbarazzo, come già detto in apertura, hanno promesso la convocazione di una commissione per lo studio del caso. Una commissione aperta anche al Comitato e al suo referente Dott. Serravezza che, va detto, ha aperto gli occhi su di un mondo dorato in superficie, ma lercio e incatramato al suo interno.

Questa la battaglia vinta. Però è stata vinta anche una guerra: la guerra all’indolenza della popolazione, la guerra al laisser faire, la guerra a chi crede che i cittadini non abbiano una loro opinione e non intendano partecipare.

Questo è il grande risultato che ci piace ricordare oggi, perché oggi c’è una centrale a biomasse, domani potrebbe esserci un inceneritore, domani ancora chissà cosa, ma nulla potrà essere più forte di una cittadinanza che è padrona del suo territorio, di una cittadinanza che vuole dire la sua, di una cittadinanza partecipe, cosciente e informata.


Il Comitato Rifiuti Zero è qui per promuovere questo tipo di coinvolgimento, perché così facendo, alla fine, ci saranno solo vincitori!

Salute!

[Comitato Rifiuti Zero Spoleto]

PROGETTO INTEGRALE DELLA CENTRALE A BIOMASSE DI MADONNA DI LUGO


AL SEGUENTE LINK E' POSSIBILE SCARICARE IL PROGETTO COMPLETO DELLA CENTRALE A BIOMASSE DI MADONNA DI LUGO:

domenica 8 maggio 2011

Primo incontro con il Dott. Serravezza - Domani a San Giacomo il dibattito

BIOMASSE: PDL E COMITATO RIFIUTI ZERO HANNO INCONTRTATO IL PROF. SERRAVEZZA
'E' nostro compito informare i cittadini su ciò che il Comune cerca di far passare sotto silenzio'

Si è svolto nella mattinata di domenica 8 maggio all'Hotel dei Duchi di Spoleto il primo incontro con il Prof.Giuseppe Serravezza, oncologo salentino e presidente della lega per la lotta ai tumori di Lecce organizzato dal nostro gruppo consigliare con la presenza del Comitato Rifiuti Zero.



Sarebbero necessarie diverse cartelle per riassumere gli interessantissimi contenuti della riunione nei quali il Professore ha avuto modo di illustrare le sue ricerche sull'impatto degli impianti a biomasse sulla salute umana, dati che sono stati raccolti nel Salento dove si sono fermati addirittura 16 impianti a biomasse, alcuni ad oli vegetali, che avevano avuto i necessari via libera a causa del movimento d'opinione creatosi a seguito delle battaglie intraprese in quelle terre.


Non vogliamo diffondere alcun allarmismo ingiustificato ma rimarcare solamente le tesi che abbiamo espresso durante il consiglio comunale del 14 aprile scorso nel quale si discuteva la ormai famosa mozione presentata dal partito socialista.


In quella sede abbiamo ricevuto precise accuse di superficialità e di populismo riguardo al nostro comportamento sostanziato dagli interventi dei vari consiglieri. Abbiamo, insieme al Comitato Rifiuti Zero, contattato e portato a Spoleto uno dei massimi esperti a livello nazionali sugli studi degli effetti dannosi prodotti dalle emissioni provenienti da centrali a biomasse come quella in fase di ultimazione a Madonna di Lugo.


Riteniamo che sia compito dell'opposizione informare i cittadini sugli eventuali pericoli di realizzazioni che fino a poche settimane fa l'Amministrazione cercava di far passare sotto silenzio, colpevole almeno, di non aver adottato un piano energetico dopo la famosa vicenda delle biomasse a Santo Chiodo, responsabile di una partecipazione nei confronti della cittadinanza che definire tardiva è un complimento.


Auspichiamo che il recentissimo decreto del Ministro Romani sulle energie rinnovabili possa finalmente fare la necessaria chiarezza in un settore nel quale il business sembra aver preso il sopravvento sulla sostenibilità, l'ecologia e soprattutto la salute.

Articolo tratto dal quotidiano on Line: Spoletonline.com

giovedì 5 maggio 2011

Link Biomasse

Link alla presentazione del Biologo Gianandrea La Porta, proiettata durante la conferenza tenuta dal Comitato, a Palazzo Mauri il 30 Aprile 2011: Presentazione

Link al documento Arpa in merito agli scenari emissivi in Umbria: Scenari Emissivi

Link all'intervento del Dott. Seravezza in merito alle centrali a Biomasse: Seravezza

Partecipate all'evento del 9 maggio al bocciodromo di San Giacomo!