La Regione Umbria e la maggioranza politica trasversale creatasi attorno al
tema rifiuti sta determinando nei fatti una chiusura autoritaria del dibattito
democratico: da anni molti comitati, singoli cittadini e associazioni si
battono per l'avvio di una gestione virtuosa dei rifiuti, lottando per la
chiusura di impianti nocivi come inceneritori e discariche, presentando
alternative gestionali e tecnologiche all'attuale schema previsto dal Piano
Regionale dei Rifiuti del 2009. La risposta del governo locale è stata la
riproposizione esatta delle contraddizioni e degli indirizzi programmatici
contro cui ci si batte da anni, disattendendo quanto dettato dalla convezione
europea di Aarhus del 1998 che prevede il coinvolgimento dei cittadini nelle
attività decisionali su temi ambientali.
Questa assenza di
discussione pubblica è inoltre determinata dal fatto che sia quest'anno che il
prossimo le scadenze elettorali condizioneranno l'effettiva possibilità di un
nuovo Piano, vista la volontà conservatrice dell'attuale maggioranza
trasversale.
Proprio la delibera che prevede la produzione e uso nel territorio regionale del CSS è la testimonianza di una ignavia politica e istituzionale, che non ha il coraggio di riaprire la discussione per il nuovo Piano e per costruire nuovi orizzonti strategici e gestionali, ma si accontenta subdolamente di “aggiornare” il piano scaduto nel 2013, senza affrontare con trasparenza l'opposizione dal basso delle tante realtà che sui rifiuti costruiscono mobilitazioni, saperi, conoscenza e partecipazione.
Proprio la delibera che prevede la produzione e uso nel territorio regionale del CSS è la testimonianza di una ignavia politica e istituzionale, che non ha il coraggio di riaprire la discussione per il nuovo Piano e per costruire nuovi orizzonti strategici e gestionali, ma si accontenta subdolamente di “aggiornare” il piano scaduto nel 2013, senza affrontare con trasparenza l'opposizione dal basso delle tante realtà che sui rifiuti costruiscono mobilitazioni, saperi, conoscenza e partecipazione.
Noi ci battiamo perchè
la truffa del CSS non passi anche in Giunta, come già in Consiglio malgrado la
debole opposizione di pochi consiglieri (alcuni tra l'altro in parte
possibilisti sulla sua produzione ma a condizione di mandarli fuori regione!),
sancendo l'istituzionalizzazione della difesa dei poteri forti nella nostra
regione, cementieri e inceneritoristi, e l’aprioristica negazione di altre
soluzioni di riciclo delle frazioni residue a valle degli impianti di recupero
che non solo esistono, ma producono e funzionano in molti territori non solo
dell'Italia, senza generare nuovo combustibile e vincolando ancora una volta i
rifiuti alla produzione di energia e non al riciclo come dovrebbero. E come le
stesse direttive europee del resto indicano.
In questo modo, contro i reali interessi dei cittadini si favoriranno
quegli amministratori pigri o distratti che non si impegnano davvero per la
riduzione dei rifiuti, per estendere la raccolta differenziata di qualità e per
la valorizzazione dei materiali recuperati; al contrario, verrà ulteriormente
procrastinata la chiusura delle discariche con i connessi rischi per l’ambiente
e la salute ed i cittadini non vedranno riconosciuto il diritto ad una tariffa
puntuale che premi i comportamenti virtuosi e che faccia pagare solo i
rifiuti non differenziati.
Temiamo che questa impostazione del governo regionale possa provocare una
“emergenza rifiuti controllata”, che come sappiamo dalle esperienze nazionali si
trasforma sempre in un grande volano di profitti per inceneritori e discariche.
Già oggi i dati ufficiali ci presentano un quadro pre-emergenziale per la
discarica di Borgogiglione, al servizio di tutta la Provincia di Perugia, che
nel giro dei prossimi 3 anni potrebbe essere riempita. Ma gli amministratori,
regionali e locali, hanno altro da pensare e soprattutto non vogliono prendere
impegni e responsabilità per l’immediato futuro.
Con la conferenza stampa di oggi rilanciamo un processo aperto alla partecipazione,
di riscrittura dal basso di un nuovo piano regionale dei rifiuti che abbia al
centro non solo le popolazioni esposte agli impianti nocivi, ma tutti i
territori che lavorano per una programmazione del ciclo dei rifiuti incardinata
sulla Riduzione, recupero, riuso e riciclo di tutte le frazioni prodotte e il diritto ad una
tariffa puntuale che premi i comportamenti virtuosi e che faccia pagare solo i
rifiuti che portiamo in discarica.
Sabato 14 giugno 2014 - Ore 11
Sala della Partecipazione, Palazzo Cesaroni, Regione Umbria - Piazza
Italia, 2 - Perugia
Convocano:
Osservatorio Borgo Giglione http:/osservatorioborgogiglione.it
Ass. "Un'altra Gubbio" http:/www.unaltragubbio.it
Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero http:/rifiutizeroumbria.blogspot.it
Comitato No Inceneritori Terni http:/noinceneritoriterni.blogspot.it
Movimento Difesa del Cittadino-MDC Perugia http:/umbria.difesadelcittadino.it
Cittadinanzattiva Umbria http:/www.cittadinanzattiva.umbria.it
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