Discarica di Sant'Orsola
Se
qualcuno non si fosse ancora accorto del degrado di Spoleto forse è cieco
oppure gode nel vedere questa nostra magnifica città scivolare
nell’oblio. La gestione dei rifiuti è diventata una farsa grottesca e
scellerata
La
storia di questa gestione dei rifiuti nasce dall’approvazione del sito di
S. Orsola a discarica ufficiale. Spoleto divenne circa 15 anni fa il
cassonetto dell’immondizia dell’Ati 3 e in pompa magna i sindaci succedutisi
negli anni hanno utilizzato senza nessuno scrupolo questo sito, senza iniziare
un percorso per la raccolta differenziata, senza preoccuparsi di verificare lo
stato dei lavori delle aziende autorizzate alla raccolta, senza preoccuparsi di
battere i pugni sul tavolo della Regione per far sì che venisse
fatto un piano di gestione dei rifiuti che prevedesse la RACCOLTA
DIFFERENZIATA PORTA A PORTA E IL RICICLO DEI RIFIUTI
Chi sono i protagonisti di questo dissesto sui rifiuti?
I
più importanti attori sono i sindaci degli ultimi 15 anni della città di
Spoleto, che in questo lasso di tempo si sono crogiolati su questo bel regalo
agli spoletini, sicuramente per motivi elettoralistici hanno
mantenuto le tariffe inadeguate (troppo basse rispetto agli altri comuni)
parchi del fatto che “Spoleto cassonetto” riceveva gli oboli per il
disturbo dagli altri comuni dell’Ati 3. Hanno blaterato che la raccolta
differenziata sarebbe stata la panacea per rispettare la scadenza della
chiusura di S. Orsola, ma nessuno di loro si è preoccupato di farla attuare.
Oggi gli spoletini sono salassati dalla tassa sui rifiuti e presto lo
saranno ancora di più!
Veniamo
alla VUS, questa azienda che fattura 50 milioni di euro l’anno e che ha al suo
attivo un numero elevato di dipendenti e che ci racconta la favola che per fare
la raccolta differenziata porta a porta è necessario assumere altri operai e
che il patto di stabilità non consente loro di poterlo fare. I dirigenti si
sono prodigati per richiedere una deroga agli organi preposti. Ma hanno
ricevuto una risposta negativa.
Abbiamo
letto il documento di richiesta fatto dalla VUS. Ma cari signori non vi è
passato per la mente che una semplice lettera di deroga, senza un piano
organizzativo adeguato, senza spiegazioni dei dettagli del progetto e i
relativi dati per dimostrare che le assunzioni avrebbero portato un beneficio
economico nel tempo, potesse essere rigettata senza se e senza ma?
In tutto questo c’è anche l’inadeguatezza o sempre e solo la mancanza
di volontà politica di far funzionare la raccolta differenziata?
I giorni nostri vedono il sindaco Benedetti responsabile:
1.
del mancato raggiungimento della quota minima del 65% di raccolta
differenziata entro il 2012
2.
dello sperpero di 630.000 euro, erogati per potenziare la raccolta
differenziata e, usati per il trasporto della monnezza ad altre discariche.
3.
della mancata vigilanza sull’operato della VUS e delle
mancate sanzioni per le inadempienze nei confronti del comune
4.
di non aver mai fatto un passo per aderire, come tanti comuni
virtuosi, alla strategia rifiuti zero
5.
di approvare alla riapertura di S. Orsola per altri 18 mesi
Ricordiamo
al sindaco Benedetti che senza una seria riprogrammazione della Raccolta
differenziata PORTA A PORTA con l’organico in casa, tra 18 mesi ci ritroveremo
peggio di ora!
Un
altro emerito spoletino, il consigliere regionale signor Zaffini
Franco, si sta prodigando in tutti i modi
per far bruciare rifiuti nelle cementerie. Lo chiamano
CSS, noi cittadini sappiamo benissimo che sono RIFIUTI e basta.
Addirittura propone di aprire in Umbria due impianti per la realizzazione del
CSS. Chiediamo al signor Zaffini: ma lei dove vive? Come mai si prodiga tanto
per incenerire i rifiuti (non ci dica che il CSS non è rifiuto perché direbbe
una falsità)? Come mai non guarda le firme degli spoletini consegnate al
sindaco contro gli inceneritori? Come mai non si accorge che a Spoleto ci sono
due mozioni contro il CDR e una contro lo pseudonimo CSS?
Cari politici
tenete bene a mente:
·
I cittadini vogliono fare UNA
RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA SERIA
·
I cittadini non
vogliono impianti per la realizzazione di CSS, con gli stessi soldi
si possono fare impianti che riciclano i rifiuti e li pongono sul mercato con
la possibilità di guadagno. Questi impianti danno molti posti di lavoro e
nessuna necessità di bruciare e inquinare.
·
I cittadini vogliono che le tariffe siano calcolate sulla base
della quantità dei rifiuti che una famiglia o azienda produce e non
essere martellati dalle vostre esose gabelle.
Un ultimo appello va ai cittadini
Cari cittadini questi sono i nostri rappresentanti attuali che hanno
intenzione di ricandidarsi. Meditate gente di Spoleto, meditate su come stanno
gestendo il problema rifiuti, nessuno è interessato ad una gestione virtuosa,
profittevole e vantaggiosa per i cittadini. L’unica direzione che vogliono è
quella di bruciare i rifiuti perché questo dà grossi vantaggi a pochi
soggetti.
A noi cittadini cosa resta? Gabelle che strozzano e inquinamento!