sabato 22 giugno 2013

Perugia, 21 giugno: NON ROMPETECI I POLMONI in presidio contro nuovi inceneritori sotto sede di Confindustria






Ancora una volta il partito dell'incenerimento torna alla carica in Umbria. Ma noi non abbiamo paura.
Grazie al regalo fatto dall'ex ministro Clini, nei cementifici e nelle centrali termoelettriche è possibile bruciare rifiuti. Un regalo colto al volo da quanti hanno già fiutato l'affare e si apprestano, anche in Umbria, a realizzare questo scellerato progetto. Questa mattina, abbiamo pertanto organizzato un presidio davanti Confindustria – dove si svolgeva il convegno sui Css - per dire che su questo argomento chiunque proverà a chiedere di bruciare i Css troverà dura opposizione.

Con il CSS infatti si vuole mettere la parola fine all’unica alternativa all’odierna criminale gestione dei rifiuti, che devasta ambiente e salute: la raccolta differenziata finalizzata alla riduzione, riuso, riciclo dei rifiuti.

Il CSS costituisce un metodo palese per aggirare l'opposizione tenace dei movimenti alla costruzione di nuovi inceneritori ed incentivare e diffondere la combustione di rifiuti su tutto il territorio nazionale. Infatti, dirottando l'ex CDR ai cementifici e centrali elettriche, in un colpo, solo si beneficia la lobby dei cementieri e si trasformano i 59 cementifici presenti in Italia in inceneritori di rifiuti altrimenti del tutto riciclabili, con conseguenze gravissime per l'ambiente e la salute:

Le ceneri tossiche e nocive, frutto avvelenato dell'incenerimento, non dovranno più essere smaltite a costi elevati in discariche speciali, ma inglobate pari pari nei cementi. Quindi anziché un costo diventano un guadagno, facendo crescere il volume e il peso dei cementi prodotti.

I cementifici sono impianti industriali altamente inquinanti e fonte di alte emissioni di polveri e di metalli pesanti in atmosfera (CO2, PCB, ammonio, cadmio, mercurio, nickel, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, benzene, diossine e quantità incalcolabili di particolato) già senza l’uso dei rifiuti come combustibile. Considerando la massa dei fumi emessi e che questi impianti non sono dotati di specifici sistemi di abbattimento delle polveri e tanto meno dei microinquinanti (come la Diossina), la miscelazione di combustibili fossili insieme ai rifiuti avrà l’effetto di moltiplicare la nocività di questi impianti.

Le amministrazioni pubbliche che che firmeranno i contratti per il conferimento alle aziende produttrici di CSS, saranno vincolate a rispettarli per tutta la durata stabilita. Il che vuol dire che in tutto quel tempo il contratto impedirà ogni iniziativa comunale indirizzata a far partire la differenziazione dei rifiuti finalizzata al riciclo. Né più né meno dell’effetto perverso dell'inceneritore.

Impediamo la truffa del CSS nella nostra Regione e la speculazione sull'ambiente e sulla salute dei cittadini! Questa mattina abbiamo fatto capire che è solo l'inizio.

è ora di passare dalle parole ai fatti:

subito l'adozione della strategia Rifiuti Zero in Umbria!


Marco Montanucci - Umbria verso rifiuti zero

Giuliano Corbucci - Attivista Comitato inceneritori Zero

Francesco Piobbichi - attivista politico 

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