Sì è proprio così, all’improvviso il nostro Sindaco si è accorto che la discarica di S. Orsola, non ce la fa più. Invece di ascoltare i cittadini che chiedono una raccolta differenziata porta a porta, come accade nelle città civili dove il conferimento in discarica è veramente molto basso, fa l’appello alla Regione per trovare soluzioni alternative ed evitare che il problema dei rifiuti diventi stile “Napoli”.
Sapete cosa risponde l’assessorato all’ambiente della regione? “siamo sorpresi che il sindaco dica queste parole considerando che la raccolta differenziata dell’ATI 3 ha la più bassa percentuale”.
È iniziato il ping pong delle responsabilità tra Regione - Vus - Comune per terrorizzare i cittadini. Allora quale sarà la soluzione dietro questo scaricabarile? quella di bruciare i rifiuti nella cementeria di Spoleto e noi questo NON LO VOGLIAMO!!!!
Si sa che la Regione vuole costruire un inceneritore dal costo di 110 milioni di euro per “ossigenare” la Verde Umbria e che uno degli sponsor principali di questa soluzione è proprio l’assessorato all’ambiente, al quale farebbe comodo un’emergenza per avallare tale progetto.
Costruire l’inceneritore non è conveniente (la nostra regione ha gli stessi abitanti di un quartiere di Roma) e forse non sarà costruito a breve, per cui c’è il grave rischio che Spoleto, dopo aver fatto da “cassonetto rifiuti ATI 3” , diventi candidata a “inceneritore ATI 3” .
Dall’inizio dell’anno stiamo lavorando per spiegare ai nostri politici e dirigenti che esiste un metodo molto efficace per gestire i rifiuti, assai meno costoso di un inceneritore, non inquina e crea concretamente posti di lavoro: è il sistema usato dalla città di Vedelago, dove la raccolta dei rifiuti è diventata un business che consente di dar lavoro, con l’indotto creato, a oltre 2.000 persone. Spinti da noi, i dirigenti della Vus, qualche amministratore dei comuni ATI 3 e il vice sindaco di Spoleto, con una visita lampo, hanno visto questo importante impianto, dimostrando dopo qualche mese, un completo disinteresse a questa grande opportunità.
Da mesi il comitato non riesce a incontrare il Sindaco e la Vus , per continuare a parlare di rifiuti, di raccolta differenziata e di soluzioni efficaci: silenzio assoluto.
È evidente che è più facile fare appelli che affrontare il problema! E allora chiediamo:
Parchè i tempi della raccolta differenziata sono così lunghi, quando in comuni come Spoleto si è arrivati all’80% in solo 2 anni? Perché nel centro storico di Spoleto non si fa la differenziata? Perché non si prende in considerazione il metodo “Vedelago” molto meno costoso e più favorevole ai cittadini? Perché si continua a dire che la raccolta porta a porta è troppo costosa quando i comuni dove è attiva affermano e dimostrano l’esatto contrario? Perché non c’è la volontà di agire a favore della salute?
Alcuni ci definiscono “Terroristi Ecologici” perché non vogliamo gli inceneritori, non vogliamo impianti di biomassa come quelli di Madonna di Lugo, impianti per bruciare pollina. Il fatto è che il comitato, sta proponendo alternative che sono esistenti, facilmente replicabili, meno costose e che non incidono sulla salute dei cittadini. Giudichi chi legge se questo si può definire terrorismo…
Nei prossimi giorni chiederemo al sindaco Benedetti un consiglio comunale aperto, dove è nostra intenzione discutere dei problemi legati alla raccolta differenziata, agli impianti a biomassa, agli inceneritori e in quell'occasione avremo il piacere di consegnare le firme raccolte per la petizione contro qualsiasi forma di incenerimento.
Facciamo un ulteriore appello ai cittadini per aiutarci nella raccolta firme in corso contro questi scempi che continuano a deturpare Spoleto: richiedi le schede per far firmare la petizione amici e parenti alla seguente mail (la raccolta terminerà il 30 settembre 2011): rifiutizerospoleto@gmail.com
Comitato Rifiuti Zero No Inceneritori
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