Spiace dirlo
ma stavolta è proprio il caso: l’avevamo detto.
Ci riferiamo all’indagine della procura di Perugia
relativa alla gestione non corretta di pollina, il concime organico ottenuto
dal riciclaggio per trattamento industriale delle deiezioni degli allevamenti
avicoli. La pollina è quella raccolta nell’impianto di Ciliano, proprio a
Spoleto.
La notizia è passata nel silenzio più totale della
città, nessuno pare essersi accorto di niente, è dovuta intervenire la
direzione distrettuale antimafia di Perugia coadiuvata dai Carabinieri del NOE per
far luce sulla gestione della pollina prodotta dal gruppo Novelli nel nostro
territorio.
Secondo l’accusa il gruppo Novelli avrebbe
«...ceduto, trasportato e gestito abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti
speciali non pericolosi costituiti da pollina».
Questo comitato si era fatto portavoce del grave
pericolo derivante dal deposito di enormi quantità di pollina e dal loro sversamento
nel suolo, senza essere ascoltati da chi amministra la città e dovrebbe avere a
cuore le sorti del suo territorio.
Ora ci si augura che la cura non si riveli peggiore
del male, ossia che non si passi dal deposito all’incenerimento all’interno
dell’impianto già predisposto a tale fine, unico nel suo genere in Italia,
anche per non aggravare una situazione ambientale già seriamente compromessa da
anni di abusi incontrollati.
In funzione di questo nuovo scandalo, chiediamo
all’amministrazione comunale di fare chiarezza nelle sedi opportune, nell’interesse
dei cittadini e del territorio di Spoleto.
Comitato
rifiuti zero no inceneritori Spoleto