Lo scorso gennaio a Roma si
è costituita la Campagna Legge Rifiuti Zero.
Organizzazioni locali e
nazionali si sono raccolte attorno alla proposta di legge di iniziativa
popolare "Legge Rifiuti Zero" la cui stesura è stata curata da
centinaia di gruppi e movimenti.
Questa iniziativa, che
modifica la legge 152/2006 (il cosiddetto 'Codice dell’Ambiente'), si richiama
sia alla direttiva quadro 2008/98 che stabilisce le priorità nella
gestione dei rifiuti, sia alla risoluzione del Parlamento europeo del maggio
2012 "Un’Europa efficiente nell'impiego delle risorse".
Tra i principi ispiratori
della proposta vi sono:
- la protezione
dell'ambiente e della salute umana, secondo gli indirizzi della Carta di Ottawa
del 1986;
- il rafforzamento della
prevenzione primaria delle malattie legate a una cattiva gestione dei rifiuti;
- un'informazione
trasparente e la partecipazione dei cittadini alle decisioni in materia di
ambiente e gestione dei rifiuti.
La proposta scaturisce dalla
necessità di una gestione intelligente e sostenibile delle risorse che si
ispiri alla massimizzazione della riduzione, del riutilizzo e del riciclaggio
dei rifiuti, minimizzando lo smaltimento, il recupero di energia e di materiale
diverso dal riciclaggio, con l'obiettivo di ridurre queste voci a zero nel
2020. Da qui il nome "Legge Rifiuti Zero". Per perseguire tale
finalità, la proposta si presenta piuttosto dettagliata.
Interessanti sono le misure
volte a ridurre la produzione di rifiuti e quelle per incentivare il loro riuso
e riciclo.
A questa iniziativa ha
partecipato anche il Coordinamento regionale umbro Rifiuti Zero. Per presentare
questa iniziativa in Umbria sabato 9 marzo 2013 a Deruta presso il ristorante
Asso di Coppe alle ore 10,00 si terrà un seminario informativo con dibattito.
Siete tutti invitati a
partecipare.
Coordinamento
regionale Rifiuti Zero
Marco
Montanucci